Inizio progetto: settembre 2025
Durata del progetto: 36 mesi
La Karamoja è una regione di confine dell'Uganda nord-orientale, dove pastorizia e agricoltura rappresentano le principali attività economiche. Nonostante gli interventi di sviluppo degli ultimi decenni, la regione rimane tra le aree a più basso Indice di Sviluppo Umano del pianeta, a causa di fattori quali isolamento geografico, associato alla storica marginalizzazione politica dell’area, carenza di infrastrutture, accesso limitato ai servizi di base, estrema variabilità climatica ed insicurezza alimentare. A questo generale contesto di povertà, si aggiunge la forte dipendenza delle comunità locali dalle risorse naturali per il proprio sostentamento, che a causa del cambiamento climatico sono diventate sempre meno accessibili, in particolare le fonti idriche sicure, le risorse energetiche e i terreni fertili. Improvvise inondazioni alternate a periodi di siccità prolungati sono alcuni fra i fenomeni registrati nella regione, che comportano l’aumento della vulnerabilità della popolazione e una forte pressione sull’ecosistema locale, con il conseguente degrado e la limitazione delle risorse e dei servizi.
L’obiettivo
Mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico e migliorare la capacità di risposta alla siccità e alla degradazione del suolo delle comunità agro-pastorali nella regione della Karamoja.
Il progetto
L’iniziativa intende contribuire al miglioramento della qualità di vita della popolazione della Karamoja (in particolare nei Distretti di Napak, Moroto, Nabilatuk e Nakapiripirit), attraverso azioni integrate nel settore ambientale. Il progetto prevede il coinvolgimento di studenti, famiglie residenti in aree rurali, produttori agricoli e figure chiave delle istituzioni, per consentire di attivare cambiamenti nei comportamenti dei singoli e nella capacità di risposta delle istituzioni in una delle aree più vulnerabili del Paese.
L’iniziativa propone tre linee di azioni sinergiche:
rafforzamento della resilienza e della capacità di gestione delle risorse naturali ed energetiche delle comunità rurali, attraverso attività di formazione sulle pratiche climate-smart rivolte a 30 scuole e alle comunità di prossimità, l’attivazione del monitoraggio delle falde acquifere nelle aree sottoposte a stress idrico e l’installazione di stazioni metereologiche per aumentare la capacità dei sistemi di allerta;
supporto alla capacità di produzione e stoccaggio di sementi di cereali e leguminose, in particolare promuovendo percorsi formativi sull’introduzione di sementi migliorate e scambi di buone pratiche tra produttori in ottica di un rafforzamento della filiera produttiva;
riabilitazione di sistemi di raccolta di acqua (fluviale e piovana), coinvolgendo attivamente comunità e autorità locali nella gestione condivisa, e realizzazione di interventi di riforestazione delle zone limitrofe ai bacini di raccolta per migliorare la salute del suolo.
I beneficiari
Il progetto coinvolgerà un numero totale di 63.012 beneficiari diretti, di cui il 53% femmine e il 47% maschi. I beneficiari sono costituiti principalmente dai piccoli produttori agricoli locali, gli alunni e il personale delle 30 scuole primarie e secondarie beneficiarie del progetto, i membri dei Comitati di Gestione dell’acqua e il personale dei quattro Distretti target.
Responsabile del progetto
Giulia Sofia Sarno
Partner
Istituto per la Cooperazione e lo Sviluppo - Africa Mission Cooperazione e Sviluppo Uganda Change Agent Association (UCAA) National Agricultural Research Organisation (NARO) Department of Meteorological Services – Ministry of Water and Environment of Uganda ETIFOR Srl Società Benefit
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Finanziatore
Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)