Born to be healthy: prevenzione della trasmissione mamma-bambino e contrasto alla diffusione dell’HIV a livello comunitario
In Kenya rimangono forti carenze nell’accesso ai servizi di assistenza e supporto per il trattamento dell’HIV, in particolare per adolescenti, giovani donne, neonati e popolazione chiave, compresi i servizi di prevenzione della trasmissione dell’HIV madre-bambino. Il tasso di trasmissione verticale è passato dal 16% del 2012 al 9,7% del 2022, ma le fasce d’età 0-24 mesi e 10-24 anni rimangono fortemente a rischio. Nel 2020 in Kenya si sono registrate 274.510 gravidanze precoci, un indicatore spesso attribuibile a violenza sessuale e di genere, che aumenta il rischio di infezione da HIV. È dunque importante incrementare l’accesso ai servizi del programma di prevenzione della trasmissione madre-figlio (PMTCT, in Kenya EMTCT- Elimination Mother To Child Transmission) e favorire l’accesso ai servizi di diagnosi, counselling e aderenza al trattamento, attraverso l’educazione su HIV e salute sessuale e riproduttiva, il supporto psico-sociale, il sostegno finanziario alle donne più vulnerabili, il rafforzamento delle capacità del personale sanitario.
L’obiettivo
Incrementare l’accesso ai servizi di prevenzione della trasmissione mamma-bambino dell’HIV nella Contea di Nairobi.
Il progetto
L’iniziativa vuole contribuire a incrementare l’accesso ai servizi di prevenzione della trasmissione mamma-bambino dell’HIV nella Contea di Nairobi, consentendo la crescita del numero di donne HIV+ che ricevono il trattamento antiretrovirale (ART) durante la gravidanza e/o il travaglio e il parto, e la riduzione percentuale di bambini con nuova infezione da HIV per trasmissione da madre HIV+ a figlio. In base ai dati elaborati con le competenti autorità locali, si sono identificati 5 Centri di Salute (Kayole 1, Dandora 2, Eastleigh, Korogocho e Ngomongo) di 4 sub-contee (Ruaraka, Embakasi West, Embakasi North e Kamukunji) che necessitano di rafforzare il programma di prevenzione della trasmissione dell’HIV madre-bambino. Nelle 4 sub-contee in cui verrà realizzato il progetto, le cui strutture sanitarie coprono una popolazione di 221.981 persone, si stimano annualmente 12.690 donne incinte, di cui 5.657 accedono al servizio “Eliminazione della trasmissione madre-bambino”. L’iniziativa si prefigge il raggiungimento di due risultati: 1) il rafforzamento del servizio di prevenzione della trasmissione verticale dell’HIV nelle strutture sanitarie pubbliche e la sua diffusione a livello comunitario e 2) l’ampliamento dell’azione di contrasto alla diffusione dell’HIV, allo stigma e alla discriminazione legati alla malattia, e il supporto comunitario psico-sociale ed economico a beneficio delle persone che vivono con HIV.
I beneficiari
Individui: 25.270 (17.480 F-7.790 M)
- Prima fascia: bambini al di sotto dei 5 anni, includendo quelli entro i 24 mesi per il monitoraggio della non-infezione o della carica virale ed il conseguente inserimento in percorsi specifici, ed i bambini che beneficeranno del supporto economico per l’inserimento in istruzione prescolastica;
- Seconda fascia: fra i 10 e i 24 anni, monitoraggio dell’andamento della diffusione dell’HIV tra adolescenti e giovani adulti, intercettando anche le ragazze/donne in gravidanza precoce e/o che hanno subito violenza sessuale;
- Terza fascia: giovani e adulti da 24 a 49 anni, tra cui donne in età riproduttiva e popolazione anche maschile che accede ai servizi di sensibilizzazione e prevenzione dell’HIV e di malattie sessualmente trasmissibili.
Responsabile del progetto
Capoprogetto: Grazia Orsolato (Medicus Mundi Italia-MMI)
Referente NO ONE OUT: Gianluca Zanelli
Partner
Finanziatori
Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo (AICS)
